Il mito della Nascita di Anubi

Anubi (o Anubis) è il Dio egizio della mummificazione, dei cimiteri, traghettatore di defunti, protettore della Duat (aldilà dell’antico Egitto) e delle necropoli, reggeva la Sacra bilancia con cui venivano pesate le anime. Poteva essere considerato un Dio della morte. Il nome originale in egizio era Inepu/Inpu, la cui pronuncia era probabilmente Anapa. Ha la testa di uno sciacallo nero, è uno degli dei più intriganti ed interessanti dell’Antico Egitto, perfino la sua nascita è piena di odio e insidie.

Anubi veniva rappresentato sia in forma ibrida (immagine in alto), sia in forma animale

Prima di tutto, bisogna raccontare la storia della sua famiglia. Nut, dea del Cielo ebbe quattro figli, due maschi, Osiride (dio del regno dei morti) e Seth (dio della tempesta, caos, violenza) e due femmine, Nefti (protettrice delle mummie, della morte e della notte) ed Iside (dea della fertilità e della maternità). Iside era stata fatta sposare con Osiride, i due erano profondamente innamorati, mentre Nefti aveva sposato Seth, ma loro nutrivano un profondo odio l’uno per l’altro. In più Nefti era attratta da Osiride, e Seth da Iside.

Il Dio Osiride e la Dea Iside

Quando in una notte la sorella era assente, Nefti ne approfittò. Indossò il mantello di Iside, e andò a distendersi accanto ad Osiride, il quale l’aveva scambiata per la sua amata. Il Dio si accorse dell’inganno solamente con le luci del mattino, e ovviamene divenne furioso, soprattutto perché Iside era la più potente delle Maghe e temeva la sua vendetta.

Il Dio Seth (a sinistra), è rappresentato come una sorta di animale quadrupede simile ad un formichiere

Nefti si rese conto del male che aveva fatto e scappò via nelle paludi, per nascondersi dal marito e dalla sorella. Si accorse però che sciaguratamente quella notte era rimasta incinta. Lei cominciò sin da subito ad odiare quel bambino, che sarebbe divenuto Anubi.

Quando il bimbo nacque lo mise in una culla fatta di cannicci e la ripose fra le acque del Nilo, sperando che la corrente lo portasse lontano e qualche coccodrillo lo divorasse. Ovviamente, il bambino essendo figlio di due divinità era immortale, ed anzi, fu proprio un coccodrillo a portarlo in salvo a riva. Lì c’era uno sciacallo che allattava i suoi cuccioli, così accolse il bambino come se fosse uno di loro, nutrendolo e proteggendolo (particolare simile alla storia di Romolo e Remo).

Thot (dio della Luna, della sapienza e della magia) scoprì l’accaduto, e informò subito Iside. La dea scelse di perdonare la sorella ed il marito, e volle divenire la madre del piccolo. Quando però lo trovò in quelle condizioni non riuscì a trattenersi e disse “In put? (È proprio lui?)”. Da qui il suo nome Input, ovvero Anubi.

Geroglifici del nome di Anubi

Il Dio Anubi ha la testa da sciacallo in onore alla sua prima e vera famiglia che l’ha cresciuto. Seth, scoperto il fatto decise di vendicarsi e uccise Osiride. Fu proprio Anubi ad inventare l’imbalsamazione per preservare il corpo di suo padre. Divenne così anche Dio dell’oltre tomba, e accompagnatore di anime nella Duat.

Curiosità: Nonostante abbia il capo nero, questo colore non è simbolo di lutto per gli egizi, lo era il bianco. Il sacerdote durante un imbalsamazione indossava la sua maschera.


Maschera utilizzata dai sacerdoti durante riti religiosi o mummificazioni di cadaveri per “emulare” o “evocare” Anubi.

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