Il tatuaggio Old School è uno degli stili più antichi dell’arte dei tatuaggi. Nasce in America, dall’interazione tra l’arte tradizionale polinesiana, e i tatuaggi marinareschi degli anni 50.
È facilmente riconoscibile per l’uso di disegni semplici e contornati da una linea nera marcata. Sono privi di ombre, eccetto per alcune zone, ed i colori più utilizzati sono il nero, il rosso, il giallo ed il blu. Questo particolare è dovuto al fatto che, essendo una tecnica molto antica, i colori reperibili erano molto pochi.
Il padre di questo stile è Norman Keith Collins, più conosciuto come Sailor Jerry. Nato nel 1911 cresciuto nella California settentrionale, comincia a tatuare giovanissimo assieme a Big Mike, da cui apprende la tecnica dell’ago e china (ormai una tecnica non più usata). Il suo maestro è però Tatts Thomas, conosciuto alla fine degli anni 20, che gli insegnò a tatuare con una vera macchinetta. Una leggenda vuole che Tatts Thomas riuscisse a trovare le “cavie” per far tatuare Sailor Jerry nei bassifondi, in cambio prometteva loro un bicchiere di vino.
A 19 anni Sailor Jerry decise di arruolarsi nelle United States Navy. Per anni egli rimase nelle forze armate navali, ed è qui che ha a che fare per la prima volta con i tatuaggi marinareschi. Decise poi di trasferirsi definitivamente alle Hawaii dove aprì il suo primo studio di tatuaggi. Sia per l’epoca, sia perché i tatuaggi un tempo venivano attribuiti alla gentaglia, i suoi unici clienti erano i marinai di passaggio.
Questa è la ragione per cui i tatuaggi Old School tradizionali riguardano prettamente temi marinareschi. I soggetti sono velieri, ancore, pin up, mostri marini, sirene, timoni, rose dei venti, rondini eccetera.
Col passare degli anni e con il successo avuto, oggi i tatuaggi Old School hanno molti più temi. Possono essere fiori, cuori, animali esotici, figure umane e tanti altri. Ovviamente tutti i disegni rispettano lo stile classico, immagini semplici e colori forti. Samuele Briganti, uno dei tatuatori italiani specializzati in questo stile, afferma che per rispettare il disegno Old School vi è bisogno di una certa padronanza. Essere capaci di riprodurlo richiede molto esercizio, e suggerisce inoltre di copiare per molto tempo disegni già esistenti prima di idealizzarne uno proprio.
Come afferma il tatuatore Briganti, il mondo dei tatuaggi Old School è ben diverso dalle sue origini. Se prima ogni tatuaggio doveva avere un significato ben preciso ed immutabile, oggi ognuno sceglie di dargli il valore che più gli appartiene.
In linea generale, negli anni 50′ i significati dei tatuaggi più frequenti erano:
Rosa dei venti: simbolo di libertà o volontà di inseguire i propri sogni, come per i marinai la rosa dei venti indicava la rotta da seguire.
Sirene: sono l’amore e la bellezza. Potevano essere le donne dei marinai oppure stava a significare la bellezza del mare.
Veliero ( o navi): è l’avventura, voglia di libertà e di scoprire il mondo.
Rondini: la rondine era un animale porta fortuna per il marinaio. Avvistare una rondine in mezzo al mare valeva a dire terra ferma nelle vicinanze.
Aquila: vera amicizia, onore. Tra i marinai molto spesso nasceva un legame molto profondo fino a diventare una vera e propria grande famiglia.
Pugnali: era l’ultimo oggetto che i marinai (o pirati) utilizzavano per combattere qualora la pistola si fosse inceppata. Significa infatti coraggio, e identifica per chi lo indossa come un guerrieri forte e disposto a tutto.
Faro: sicurezza, indica la strada e la giusta rotta, come fa un faro per i marinai. Ma talvolta anche la solitudine.
Ancora: stabilità e sicurezza, spesso viene associata ad altri tatuaggi
Fonti: video “Samuele Briganti: vita, lavori e storia del tatuaggio old school”. Un breve documentario parecchio interessante, consiglio la visione!
Articolo ben fatto e molto interessante. È sempre un piacere leggere i tuoi articoli.
Grazie mille!